pag.13 - Dimorarivotorto

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San Giovanni XXIII
«La bontà rende serena la nostra vita».
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pag.13

GENNAIO
I Quindici Giovedi Di Santa Rita

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

Orazione preparatoria
Mio Dio, io credo fermissimamente di essere innanzi alla Tua divina presenza, circondato d'ogni parte dalla tua immensità: e con tutto lo spirito della fede profondamente Ti adoro. Ammiro la tua somma degnazione, per cui sostieni avanti a Te me, che sono una misera creatura. Ti chiedo umilmente perdono delle tante mie colpe, e Ti prego di assistermi con la Tua santa grazia, affinchè io possa far questo pio Esercizio devotamente e meriti di essere esaudito al cospetto della Tua divina Maestà. Vergine santissima, Angeli e santi del Paradiso e Tu, mia protettrice S. Rita, ottenetemi da Dio quei lumi della mente e quegli affetti al cuore, che sono più necessari alla mia eterna salute. Così sia.

13° giovedì

S. Rita e il mondo
Virtù: cura dei beni celesti
In tutto il corso della sua vita, la nostra Santa mostra tutto il suo disprezzo per i beni terreni. Ne diede prova luminosa nella vita del secolo, quando ripeteva a se stessa di non essere fatta per la terra, ma per il Cielo. Più chiaro segno ne da dentro il chiostro, rinunziando a ogni bene ed alla stessa facoltà di possedere, non solo in realtà, ma ancora con l'affetto. Il suo cuore non si attacca mai a bene terreno; nessuno dei suoi sentimenti è mai legato ad alcun possesso.
- Anche tu, che vivi nel mondo, sei obbligata a distaccare il tuo cuore dai suoi beni. Non ti s'impone la rinuncia a ogni facoltà; ma temi che gli onori a la cura d'accumular ricchezze non ti allontanino dal Cielo. Le ricchezze, i mezzi terreni e gli onori non ti servano giammai a commettere con più facilità il male, ma piuttosto ti siano occasione di virtù e di merito presso Dio. Nulla ti gioverà avere guadagnato tutti i beni del mondo se avrai perduto l'anima!
Ossequio - Privati di qualche cosa, che non ti sia necessaria, e per amore di S. Rita, distribuiscine il prezzo in opere buone.
Preghiera - Esaudisci, o S. Rita, esaudisci tu, nostra speranza e nostro conforto, l'umile nostra preghiera. Quale abisso di miseria abbiamo in noi! Con la tua intercessione sana ed apri le nostre orecchie, perché odano la voce di Dio: sana ed apri i nostri occhi, perché ne vedano i cenni; sana e fortifica la nostra volontà, perché sia decisa e forte nell'ubbidirgli. Noi, fatti per il Cielo, noi, eredi del regno di Dio, ci siamo abbassati sino al fango; storditi dal frastuono del mondo abbiamo ascoltato le voci, che ci promettevano la felicità dei beni terreni, dimenticando la voce severa del nostro Padre, ammonente che nell'amore delle ricchezze perdevamo il suo amore. Deh! Tu che provasti tutta la dolcezza dei beni celesti, infondine una stilla nei nostri cuori; ed allora nulla più cureremo, nulla sarà capace di muoverci dal loro acquisto; ed i beni materiali non saranno da noi cercati anche a prezzo della religione, della giustizia, della carità. Sia splendido trionfo della tua grazia che si rendano tutti amanti del cielo, coloro che finora non cercavano ed anelavano se non alla terra. Così sia.
Prega per noi, S. Rita
Affinchè siamo degni delle promesse di Cristo
Orazione - O Dio, che ti degnasti di concedere a S. Rita il gran dono di amare i nemici e di portare nel cuore i segni del tuo amore e sulla fronte i segni della tua passione, concedi a noi, per la sua intercessione e per i suoi meriti, di perdonare i nostri nemici e di meditare i dolori della tua passione, così da conseguire il premio promesso ai miti e a quelli che piangono. Amen.
Padre, Ave, Gloriavai alla pag.



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